Il mondo dei sindacati è sfaccettato ma soprattutto molto frammentato: esistono tanti sindacati di categorie anche molto specifiche, ma per lo più i cittadini conoscono le divisioni politiche dei sindacati, che sono sia di destra che di sinistra che di area – si potrebbe dire usando un termine desueto ma che rende l’idea – “democristiana”.
La stragrande maggioranza di queste sigle sindacali cerca di farsi conoscere attraverso eventi da loro sponsorizzati in tutto o in parte: convegni, corsi, comizi, incontri di piazza e, fra questi, il più famoso rimane in assoluto il cosiddetto “Concertone”.
La storia del “Concertone” del Primo Maggio
Anche i giovanissimi conoscono questo appuntamento che si svolge ogni anno in piazza San Giovanni in Laterano a Roma: è l’evento musicale gratuito che attira più pubblico in Italia.
Pochi invece ricordano a memoria il legame di quello stesso evento con il mondo dei sindacati: a organizzare ci sono le tre sigle maggiori di sinistra, CGIL, CISL e UIL.
Non che la loro presenza si senta in maniera forte o urlata, anzi si può dire che con il passare degli anni si fa sempre più sfumata e ci pensano i conduttori e i musicisti sul palco a chiedere maggiori diritti per i lavoratori precari, dai rider agli operatori di call center.
La storia del Concertone, ultime edizioni a parte, è particolarmente gloriosa: nel 1990, quando fu messa in piedi la prima edizione, era impensabile che mondo della musica e quello della politica (seppur tangenzialmente) si incontrassero su un palco. Era ancora l’epoca del Pentapartito, e Tangentopoli era alle porte.
Non esisteva ancora la consuetudine degli stage, non c’erano agevolazioni fiscali per chi assumeva un giovane entro i 28 anni, né tantomeno esistevano i contratti di collaborazione. Un mondo completamente diverso da quello di oggi, almeno dal punto di vista del lavoro, che anche il Concertone ha contribuito a rendere più equo (almeno sulla carta).