Per dirla in maniera molto semplice, le funzioni e gli obiettivi dei sindacati rimangono gli stessi da quando, nell’antica Babilonia, si costituirono associazioni di lavoratori che cercarono di mettere ordine nelle rispettive professioni.
Non si poteva chiamarle di certo sindacati, ma le tracce scritte che ci hanno lasciato, e che ci sono rimaste da civiltà successive come quella egiziana o greca, ci dicono che l’attività era la stessa, e cioè quella di stabilire delle regole certe così che i lavoratori di allora potessero svolgere meglio il loro impiego, e con maggiore sicurezza.
Tutte le epoche della storia umana, e quella presente non fa eccezione, hanno trovato ingiustizie da correggere, e quelle sul posto di lavoro sono particolarmente odiose… e particolarmente visibili. Forse è proprio per questo che i sindacati e i sindacalisti sono sempre esistiti, prima ancora che venissero inventate queste parole.
Le prime lotte e i sindacati oggi
Si deve ai primi sindacati del periodo della Rivoluzione industriale se i bambini non lavorano più nelle fabbriche, oppure se abbiamo “libertà” come la pausa pranzo… o quella per la toilette. Oggi le diamo per scontate, ma in realtà si legge ancora di situazioni anormali sui posti di lavoro, che generano attenzione sui media.
Oggi i sindacati lavorano in maniere che potremmo trovare più nebulose: quando si parla di “contrattazione collettiva” o di “concertazione” facciamo fatica a capire di cosa si stia parlando, così come non ci è chiaro come mai i sindacati insistano per il mantenimento di certe caratteristiche nei contratti che come grande pubblico noi percepiamo essere dei privilegi.
Informarsi su questo sito, così come quelli che indichiamo nella apposita sezione, serve a familiarizzare con queste che sono tattiche (cedere su certi punti dei contratti vorrebbe dire dover rinunciare ad altri elementi più importanti).
Così come leggere dei negoziati fra sindacati, governo e quelle associazioni che rappresentano gli interessi degli imprenditori serve a far capire che il sindacato, specie quando lavora a contratti validi per gruppi di lavoratori, lo fa non solo per i propri iscritti.
Qualsiasi sia il risultato ottenuto, infatti, viene applicato anche a chi non fa parte di quel sindacato.
Per questo crediamo che sia doveroso informarsi su questi argomenti e sul lavoro dei sindacati a prescindere dal proprio coinvolgimento in queste organizzazioni. Scegliere di associarsi a un sindacato è una decisione personale che in Italia non implica rischi, diversamente da altri paesi.
Noi non vogliamo muovere l’ago della bilancia in alcuna direzione, ma il loro ruolo e la loro importanza, nonostante tutte le complessità del mondo del lavoro odierno, vanno riconosciuti.